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Il Mondo fino in Fondo - Recensione

02/05/2014 | Recensioni |
Il Mondo fino in Fondo - Recensione

Il mondo fino in fondo è un buon esordio alla regia di Alessandro Lunardelli che mette in scena una pellicola dalle molte tematiche e spunti che riescono ad amalgamarsi in maniera convincente tra di loro, creando un'opera interessante.

Davide (Filippo Scicchitano) e Loris (Luca Marinelli) sono fratelli che vivono ad Agro, un paesino del Nord Italia. Davide  pur non avendo particolare interesse per il calcio, decide di unirsi al fratello per andare a vedere giocare l'Inter fino a Barcellona. Lì conosce per caso Andy (Alfredo Castro), un ragazzo cileno pieno di passione per l'ecologia che lo convince a partire con lui per Santiago. Da qui le cose per i due fratelli non saranno più le stesse.

Specchio della gioventù d'oggi, seppur non ritraendo quella bruciata ma quella per bene con una famiglia alle spalle e un lavoro che li mantiene, Il mondo fino in fondo racconta quei giovani che hanno tutto, ma nonostante questo devono ancora trovare loro stessi e, soprattutto, il loro posto nel mondo.

Attraverso i suoi due protagonisti, ben interpretati da Scicchitano e Marinelli, Lunardelli riesce a farci capire come sotto ad un completo in giacca e cravatta si possano davvero nascondere i problemi. Perché Davide si sente stretto con addosso quei vestiti e ha un bisogno estremo di trovare il proprio io, così come anche Loris anche se ancora non lo sa, e fare pace con la propria sessualità.

Il pretesto del viaggio servirà proprio ai due fratelli per conoscersi meglio e per trovare il loro reale posto nel mondo, che non sarà più limitato alla loro provincia, ma capiranno ben presto che i giovani d'oggi possono e devono essere cittadini del mondo.

Da questo microcosmo dei fratelli si innesta, quindi, il macrocosmo della situazione ambientale della Terra, rappresentata dai nuovi amici di Davide che gli fanno aprire gli occhi e gli danno finalmente qualcosa in cui credere davvero.

Lunardelli, infatti, incastrando la sfera personale a quella sociale, cerca di sensibilizzare lo spettatore su questioni importanti che vanno dalla ricerca e accettazione di se stessi, fino ai problemi dell'ambiente, riuscendo a trovare un sufficiente equilibrio nella messa in scena.

Il mondo fino in fondo è un viaggio introspettivo e fisico nel nostro io più profondo tanto quanto nelle zone alla fine della Terra, dove l'incontro-scontro con fattori esterni ed interni diventano il motore che cambia radicalmente la percezione dei due protagonisti.

Sara Prian

 


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